I Seminario
PRIMO SEMINARIO
NAZIONALE
A gennaio si è tenuto a Luanda il Primo Seminario Nazionale dei Tecnici di Odontoiatria e di Diagnostica. Grazie al sostegno della Fondazione Angola ONLUS.
Mi è caro sottolineare le parole primo, seminario, nazionale.
Primo. Vuol dire che la nostra Fondazione ha contribuito a realizzare qualcosa che prima non era mai esistito. Abbiamo partecipato ad un inizio, e vogliamo che altri seguano nel futuro.
Seminario. La parola riconosce la radice seme. Il seme dà frutto nella terra fertile ed il frutto dà altri semi, in un processo che continua all’infinito, perché tutti imparano dagli altri.
Nazionale. L’Angola è una nazione, si sente una nazione e ha partecipato al seminario con tutte le sue province, da Cabinda a Namibia, da Benguela a Bie. La guerra è finita davvero ed il paese, di nuovo unito, finalmente, può dedicarsi alla costruzione della pace.
È stato emozionante partecipare all’evento: quando ho parlato e quando ho ascoltato.
Ho visto, ho sentito, la voglia di capire e di imparare, per sé e per gli altri: quelli che non erano potuti venire ed aspettavano a casa il racconto, gli appunti, i commenti dei presenti.
Perché questa è la realtà del paese: un paese enorme, anche ricco, ma solo con un abbozzo di classe media.
Il territorio è grande cinque volte l’Italia, ma la popolazione è pari a un quarto, con mezzi di comunicazione gracili e cari. Le strade sono letteralmente un nastro di asfalto a due carreggiate, fino a quando dura l’asfalto e non cominciano le pietre o il fango; la ferrovia la stanno ricostruendo; i collegamenti aerei minori sono affidati alle aviosuperfici e agli aerotaxi. Per questo è difficile muoversi, ed ogni gruppo, quando può, manda un suo rappresentante ai singoli eventi, perché impari e insegni quello che ha appreso una volta tornato nella sua comunità.
La classe media ancora non esiste ed i professionisti, che altrove l’esprimono, qui non hanno i mezzi, culturali ed economici, per studiare, applicare quanto sanno, migliorare la propria condizione e fare da volano allo sviluppo di tutta la società.
Per questo l’intervento dello stato è capillare ed indispensabile: nelle province, ad esempio, la sanità si fermerebbe senza i medici cubani, russi, ucraini, vietnamiti, contrattati e pagati dal governo.
Oltre lo stato, esistono solo le associazioni di volontariato. Importanti per l’aiuto immediato che forniscono, ma soprattutto perché collegano il paese con il resto del mondo, portano idee nuove, testimoniano con la loro presenza.
Anche la Fondazione Angola ONLUS partecipa a questo processo e ancor più farà quando si sarà concluso l’iter per il suo riconoscimento a livello di ministeri e potrà aprire la sua filiale.
Al prossimo viaggio e al prossimo numero.
Luigi Omiccioli